mercoledì 16 settembre 2015

Visioni di una folle sognatrice

 "Pandora" in una raffigurazione di Arthur Rackham



Non ho buon senso, non credo di averne mai avuto: mi sono sempre considerata una folle sognatrice, una che ha bisogno di credere che non può essere tutto qui, che magari esistono mondi fantastici che ancora non conosciamo, che magari sono esistiti o esistono Draghi e Unicorni, spiriti e folletti. Credo nell'Aldilà e credo che una sola religione non sia sufficiente a spiegare il mondo, che possa darne una visione solo parziale; tuttavia, credo fermamente nella figura di Cristo: molte matrone romane si sono convertite, e probabilmente se fossi nata a Roma sotto il dominio di Tiberio, sarei stata una di loro. 
Se fossi nata prima di Cristo invece, avrei certamente seguito il culto dei druidi e della dea madre, che per molte cose ricorda gli insegnamenti cristiani: non a caso il Natale coincide con il solstizio d'inverno, che veniva celebrato dai pagani addobbando gli alberi: hanno riunito insieme una festività pagana ed una cristiana per unire i popoli. 
Non tutti lo sanno, ma il culto della vergine Maria discende direttamente dal culto della dea madre, Rea per i greci: c'è un filo rosso che lega tutto, altrimenti non si potrebbero spiegare tradizioni tanto simili tra popoli mai entrati in contatto tra loro. 
Il Drago è un esempio eclatante: in Europa San Giorgio combatte col drago, visto come creatura maligna, e dall'altra parte del mondo in oriente il drago viene venerato, e ve ne sono di benigni e di maligni. Ora lasciamo perdere il bene e il male, resta il fatto che la stessa creatura leggendaria è presente in culture che non erano mai entrate in contatto tra loro prima dei viaggi di Marco Polo.
Io non credo che tutto possa essere spiegato con la logica e il buon senso, credo che ci sia qualcosa di più, e le idee non si possono cancellare: chi va al potere può proibirle pubblicamente, ma le idee restano, altrimenti anche il cristianesimo sarebbe morto ai tempi di Nerone. 
Vi sembrerà che la mia visione del mondo sia un po' confusa, e forse avete ragione; eppure nella mia mente è tutto chiaro: credo ci sia qualcosa di più di quello che vediamo e tocchiamo, ed è che qualcosa che ci dà la forza e la voglia di vivere.
Per concludere, vorrei riportare una parte del testo della Canzone di Max Pezzali Ci sono anch'io
Ti potranno dire che
non può esistere
niente che non si tocca
o si conta
o si compra perché
chi è deserto 
non vuole che
qualcosa fiorisca in te.
Non importa se siete atei o agnostici, se credete nel paganesimo, nel cristianesimo o in altra religione, non importa. Quello che conta è che non dimentichiate mai l'importanza dei sogni, dei desideri, delle aspirazioni e soprattutto non dimenticatevi mai del vaso di Pandora:
Quando la "sciagurata" Pandora disobbedì, tutti i sentimenti negativi furono liberati e si impossessarono degli uomini: vecchiaia, gelosia, malattia, pazzia e il vizio, da cui nacquero rabbia, paura, angoscia, violenza. Ma poi, alla fine, uscì l'ultimo sentimento, quello che si trovava nascosto in fondo al vaso e che salvò l'umanità: Elpis, la speranza!
Ecco perché si dice "Spes ultima dea" - "la speranza è l'ultima a morire".
Non importa chi siete, cosa vi è capitato, cosa vi hanno insegnato: non permettete mai a nessuno di portarvi via la speranza!

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