domenica 15 novembre 2015

Prego, perché ancora credo.




Art by Karen Hallion

fonte immagine


 
Quando accadono cose più grandi di me, molto più grandi di me, non so mai se sia più rispettoso il silenzio o delle parole di cordoglio; nella seconda ipotesi la scelta delle parole sarebbe più che mai ardua: cosa dire? In che termini esprimersi? Come evitare di cadere nella trappola del buonismo, o del cinismo, entrambe in agguato, poiché ci son guerre ogni giorno ed in ogni parte del mondo.
Ciò che è accaduto ieri a Parigi avviene tutti i giorni e più volte al giorno altrove, quindi mostrare sgomento e amarezza parrebbe irrispettoso verso coloro che patiscono la guerra quotidianamente; ma ignorare, voltare la faccia, alzare le spalle non è forse peggio?
Poi ho visto la meravigliosa immagine di questa artista ed ho pensato di condividerla, poiché un'immagine vale più di mille parole.
Prego per Parigi, ma non solo: prego per il mondo, nella speranza di un mondo migliore.
Prego, poiché quando avrò perso ogni speranza, avrò perso anche la voglia di vivere e persino la scrittura, che è la mia vita, diventerebbe inutile.
Prego per avere la forza di credere che le cose cambieranno, che non tutto è perduto, che c'è del buono in questo mondo, ed è giusto pregare e lottare per questo.
Prego, perché ancora credo.



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