domenica 7 dicembre 2014

Fuliggine e lo spirito di Natale - prima parte

Black Christmas Catby JacquiJax

 http://jacquijax.deviantart.com/art/Black-Christmas-Cat-89131705

 

 

C'era una volta un gattino, nero come la fuliggine, che scelse l'amore piuttosto che cedere al rancore, diventando uno spirito protettore. 
Vi ricordate di lui? Bene.
Questa storia inizia durante il periodo di addestramento del nostro Fuliggine nel regno degli spiriti; già, perché c'è sempre da imparare nella vita, e nel caso del nostro eroe, questo vale anche nell'altra vita.
Come ricorderete, il nostro amico tutto nero aveva deciso di diventare allievo di Twinkle, dolce spirito che appariva a tutti come una morbida e "fuffosa" gattina bianca, ma che si rivelò poi una maestra molto severa ed esigente.
Quando la storia che sto per narrarvi ebbe inizio, Fuliggine stava passando un momento difficile: aveva appena iniziato l'addestramento, ma non aveva alcuna fiducia in sé stesso, iniziava a temere di non essere in grado di sopportare i duri allenamenti a cui veniva sottoposto e che non sarebbe mai diventato lo spirito protettore dei suoi adorati piccoli amici come desiderava.
Soprattutto, era seccato dal fatto di non poter mai fare domande; quel regno tutto nuovo stuzzicava la sua curiosità, ma c'erano cose che non gli era concesso conoscere, o almeno "non ancora", come continuava a ripetere Twinkle.
Un giorno, stanco e sfiduciato, proprio non se la sentiva di  presentarsi all'appuntamento con la sua maestra, che tanto pretendeva ma così poco gli concedeva. Decise allora di bigiare e  andò a riposarsi sotto le fronde di un bell'albero, la cui chioma era composta da grandi e soffici nuvole.
"Forse sono ancora in tempo ad accettare la proposta di Joke e diventare uno spirito burlone" pensava tra sé, mentre si godeva la quiete dell'albero: "Joke inizialmente mi intimoriva, ma è sempre così divertente! E poi, son convinto che i suoi allievi non devono faticare tanto quanto me, uffa!". 
Con questo pensiero in mente, si addormentò (sì, proprio così: si dorme ovunque, anche nell'Aldilà, se lo si desidera!).
Al suo risveglio, qualcosa era cambiato: era tutto bianco, come al solito, ma faceva un gran freddo:
"Com'è possibile che io senta freddo? sono uno spirito, non credo sia normale" pensò Fuliggine.
All'imporvviso, gli parve di vedere una nuvola più scura, che si muoveva nella sua direzione; poco a poco, Fuliggine si rese conto che non era una nube grigia e, guardando più attentamente, scorse la figura di un bel gatto Certosino.
Appena lo vide, non poté fare a meno di pensare alla sua mamma, Perla: non era di razza, ma aveva un meraviglioso pelo grigio e lucido, proprio come il gatto che aveva di fronte. 
Intanto, il Certosino si faceva dappresso, fino ad arrivare ad un palmo da lui.
"S-s-salve" Mormorò un po' intimidito Fuliggine.
"Oh, salve!" rispose allegro e cordiale il Certosino. "Come stai piccolo mio? L' hai fatta grossa, te ne rendi conto?"
Fuliggine lo guardò stranito
"Non fare la faccia da angioletto, mio caro, so tutto: hai fatto una  bella marachella oggi, se non faccio qualcosa Twinkle andrà su tutte le furie e finirà col rompere i timpani a tutti noi con le sue urla stridule!"
"Ma chi sei tu?"
"Oh, oh, oh" Fece sornione il Certosino, muovendo al testa a destra e a sinistra, come se si stesse muovendo a ritmo di musica. "Mi hai riconosciuto adesso?"
"Veramente no" rispose candido il nostro micio nero.
"Già, hai vissuto per troppo poco tempo sulla Terra, non puoi conoscermi.Beh, poco male, ora mi presento: tanto piacere, piccolo mio, Io sono Claus, lo spirito del Natale"



Nessun commento:

Posta un commento